lunedì 4 gennaio 2016

08.03 - Allevamenti di umani

MICHEL FABER - Sotto la pelle

"Il vodsel, dopo alcuni movimenti goffi, era ormai fermo, e stava acquattato nel fascio di luce della torcia, nudo e intontito. Intorno al suo capo turbinavano piccole nubi di vapore bianco, respiro dopo respiro. Allontanato dal calore del recinto era pateticamente incapace di affrontare le con-dizioni ambientali esterne, era pieno di graffi sanguinanti e il colore roseo della pelle era divenuto bluastro per il freddo. Aveva il tipico aspetto del mestrale, la testina rasata incastonata come una gemma in cima a un corpo sproporzionatamente massiccio. La sacca dello scroto dondolava come una foglia di quercia sotto la scura ghianda che era il suo pene. Tra le gambe gli gocciolava un sottile flusso di diarrea nerastra. I pugni fendevano l'aria a scatti. La bocca si allargava come a mostrare i molari mancanti e il mozzicone di lingua che gli era rimasto."




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